Cosa fare in caso di terremoto, inondazione o emergenza ambientale di qualsiasi tipo? Se ne è parlato a Santa Rufina domenica 11 Dicembre, al Centro Pastorale, e poi a Cittaducale, sempre nella stessa giornata, al Palazzo della Comunità, in occasione della presentazione pubblica del Piano di emergenza comunale di Protezione civile.
L’incontro è stato occasione per condividere con la popolazione quanto fatto in questi ultimi anni in materia di prevenzione e pianificazione a livello intercomunale, e per rimarcare alcune norme fondamentali di comportamento che ogni cittadino deve seguire in casi d’emergenza.
Dopo un breve saluto e una breve presentazione del Sindaco Ermini, a presentare il Piano di protezione civile era presente l’ingegnere G. Marchegiani: l’analisi dei rischi e delle risposte ad eventuali calamità è stata infatti svolta negli ultimi anni a livello intercomunale per ottenere una pianificazione quanto più condivisa ed efficiente.
Un piano di Protezione civile, ha spiegato Marchegiani, muove da un’accurata analisi dei rischi di varia natura, dal meteorologico all’idrico, dal sismico alla probabilità di incendi, che possono interessare un determinato territorio.
Nei singoli comuni, ha aggiunto l’ingegnere, vengono individuate specifiche aree di ammassamento e ricovero per la popolazione e d’attesa in cui riunirsi in caso di evacuazione.
I Comuni sono i primi protagonisti in caso di emergenza, perciò siamo partiti dai singoli piani comunali, per arrivare a una struttura condivisa a livello intercomunale. Dai primi mesi del 2017 – ha aggiunto il Primo Cittadino Ermini – continueremo a fare molte esercitazioni alle quali tutti i cittadini sono invitati a partecipare.
I relatori hanno insistito sulla necessità di un’adeguata formazione del personale, della collaborazione tra istituzioni e forze di volontariato locale.
Segue il link al nuovo piano di emergenza comunale disponibile su questo sito
Nuovo Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile