L’amministrazione Comunale, in considerazione delle molteplici segnalazioni ricevute da cittadini residenti, in merito al perdurare del malcostume diffuso dell’abbandono di rifiuti, anche in parchi pubblici e aree gioco per bambini, intende avviare una strategia di monitoraggio a breve e medio termine. La strategia prevede: il controllo e la relazione periodica fotografica relativa ad ogni area, la classificazione delle aree a seconda del tipo di rifiuto abbandonato (sacchi, inerti, rifiuti pericolosi, eternit, ecc) e della frequenza di riempimento (settimanale, quindicinale, mensile), la mappatura delle aree finalizzata ad indicarne il grado di criticità suddividendole tra “aree di abbandono cronico”, “aree di abbandono saltuario” e “aree in via di risoluzione o di abbandono sporadico”.
Saranno, inoltre, reclutati eco-volontari che, adeguatamente muniti di tesserino di riconoscimento, eseguiranno un programma di sopralluoghi e rilievi fotografici, oltre alle bonifiche di siti.
Nell’immediato è stata resa disponibile una mail per segnalazioni circostanziate dei siti già oggetto di abbandono in modo tale da procedere alla organizzazione di giornate ecologiche in collaborazione con la società “RIECO” – incaricata della raccolta – Legambiente Centro Italia e tutti i volontari che aderiranno all’iniziativa.
Per comunicare la propria disponibilità a diventare eco-volontario e per la segnalazione di siti oggetto di abbandono ci si può recare personalmente all’ufficio ambiente del Comune di Cittaducale o scrivendo una mail all’indirizzo mailto:c.rinaldi@comune.cittaducale.ri.it .Nel contempo continua l’attività di controllo da parte della Polizia Locale che ha portato alla elevazione di circa 20 sanzioni da 600€ ciascuna.
“Il traguardo principale dell’intera comunità era e rimane il consolidamento delle coscienze civiche – dichiara l’assessore all’ambiente del Comune di Cittaducale, Antonio Monaco – Qualsiasi amministrazione, indipendentemente da chi ne sia alla guida, senza un cambio deciso ed effettivo dei comportamenti collettivi può solamente rincorrere e correre ai ripari su ambiti già degradati. Solo perseguendo costantemente e con ostinazione questo intento si potranno garantire alle generazioni future standard qualitativi accettabili, combattendo inquinamento e malcostume”.